Vacanze e ambiente, l’Ue segnala 10 siti Natura 2000: Anche le Isole Pontine

E' la lista, stilata dalla Direzione generale per l’Ambiente della Commissione europea: al primo posto Baia di Mont Saint-Michel, in Francia.

Dieci siti in Europa per chi cerca natura e attività all’aperto: è la lista, stilata dalla Direzione generale per l’Ambiente della Commissione europea, destinata a chi è ancora alla ricerca di una meta per le vacanze estive. L’elenco, che raccoglie luoghi di Natura 2000 – la più grande rete coordinata di aree protette al mondo e rifugio per le specie e gli habitat più preziosi e minacciati d’Europa – include anche le Isole Pontine italiane.

Il primo sito consigliato è la Baia di Mont Saint-Michel, in Francia, che “è rinomato per il suo straordinario e spettacolare fenomeno delle maree, che rivela vasti banchi di sabbia durante la bassa marea, ed è noto per le sue pericolose sabbie mobili”.

Il secondo è il Parco nazionale Veluwe, nei Paesi Bassi, che “vanta uno splendido paesaggio naturale di foreste, cumuli di sabbia, steppe di licheni e brughiere” e consente di avvistare i ‘Big Five’ olandesi: volpi, tassi, caprioli, cinghiali e cervi rossi, insieme a bovini delle Highlands, castori e centinaia di altri mammiferi, uccelli, rettili e insetti.

Il terzo sito è in Grecia ed è il Monte Kochylas, nel sud dell’isola di Skyros. “È un hotspot di biodiversità. Questa gemma dell’isola vanta piante locali uniche, la più grande colonia al mondo di falchi della regina, la lucertola di Skyros e il cavallo di Skyros”, scrive la Commissione Ue.

Il quarto luogo è il Parco nazionale di Slitere, in Lettonia, dove è stato realizzato “con successo un piano di gestione del turismo sostenibile per armonizzare turismo e conservazione della natura, creando benefici socioeconomici a lungo termine per il parco”.

Il quinto è il Parco nazionale di Garajonay, in Spagna, nel cuore di La Gomera nelle isole Canarie: “È un esempio lampante della foresta di alloro dell’isola (laurisilva), un antico ecosistema dell’era terziaria che è scomparso dalla terraferma a causa dei cambiamenti climatici del Quaternario”, illustra la Commissione.

In Finlandia c’è il sesto sito suggerito, il Parco nazionale di Oulanka, dove è possibile “esplorare numerosi sentieri, ponti sospesi e alcune delle cascate più spettacolari del Paese”. Nel sito, che presenta “una vasta diversità di habitat e specie vegetali”, è possibile osservare i salti delle trote fario selvatiche, le immersioni dei merli acquaioli europei, la bellezza delle paludi di Aapa e l’affascinante orchidea calypso.

Il settimo sito è il Lago Atanasovsko, in Bulgaria, uno dei tre laghi vicino alla città di Burgas con diversa salinità. “È un vivace hotspot di biodiversità in Bulgaria. Poiché non gela in inverno, è un luogo popolare per gli uccelli acquatici che vanno in letargo. Posizionato sulla rotta migratoria della Via Pontica, questo lago, insieme ad altri a Burgas, è una tappa preferita per pellicani e cicogne che viaggiano tra il Delta del Danubio e il Bosforo”, descrive la Commissione Ue.

Si va in Italia per l’ottavo luogo consigliato: l’arcipelago delle Isole Pontine, composto da cinque isole di origine vulcanica divise in due gruppi – Ponza, Palmarola e Zannone a nord-ovest, e Ventotene e S. Stefano a sud-est – che “presentano coste mozzafiato e opportunità di immersioni”. Le Pontine, posizionate strategicamente, “sono punti di sosta e di transito cruciali per molte specie di uccelli durante le migrazioni, tra cui falchi pellegrini, berte maggiori e berte minori, che nidificano sulle scogliere rocciose. Anche i succiacapre e i marangoni dal ciuffo abitano le isole”, scrive la Dg Ambiente. Queste piccole isole “sono un vero paradiso per gli amanti della natura. Chi ama il mare, deve visitare queste isole per le acque cristalline, le bellissime spiagge e la variegata vita costiera. Svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere l’avifauna e le migrazioni e sono molto popolari tra gli appassionati di immersioni subacquee”.

Il nono sito è il Parco naturale di Zwin, in Belgio, che è una riserva naturale lungo la costa del Mare del Nord, al confine tra Belgio e Olanda. “Solo piante altamente specializzate come il finocchio marino e la lavanda di mare, localmente nota come ‘zwinneblomme’, possono prosperare in questo habitat unico di acqua salata” e “le distese fangose qui forniscono una ricca e varia fonte di cibo per migliaia di uccelli” tanto che la pianura è descritta come un aeroporto internazionale per uccelli stranieri. Infine, il Parco nazionale di Bieszczady, in Polonia. “La vegetazione di alta montagna, caratteristica dei Carpazi orientali, non ha equivalenti in nessun’altra montagna polacca. Il limite superiore della foresta, definito da faggi storti, è unico in questa regione”.