Vertice salute a Rabat: censimento rifugiati è protezione internazionale

I partecipanti alla 3a Consultazione globale sulla salute dei rifugiati e dei migranti, tenutasi dal 13 al 15 giugno a Rabat, hanno riaffermato la centralità della registrazione dei rifugiati come misura di protezione internazionale. Nella “Dichiarazione di Rabat” adottata durante la Consultazione, hanno ribadito la centralità della registrazione dei rifugiati per proteggere l’integrità dei sistemi sanitari e di protezione sociale dei rifugiati La centralità della registrazione e del censimento dei rifugiati, va ricordato, è confermata da numerose risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e da diverse raccomandazioni del Comitato esecutivo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). È innegabile che i Paesi ospitanti abbiano l’obbligo di garantire la protezione delle popolazioni rifugiate sul loro territorio, autorizzando l’UNHCR a effettuare il loro censimento e la loro registrazione, senza precondizioni. La dimensione politica non deve in alcun modo essere vista come un ostacolo alla corretta registrazione, in conformità con gli standard internazionali, delle persone che necessitano di protezione internazionale, come nel caso dei rifugiati e dei migranti. La “Dichiarazione di Rabat” conferma ancora una volta la posizione difesa dal Marocco e il suo sostegno all’importanza della registrazione e del censimento delle popolazioni rifugiate come misura di protezione internazionale, in linea con le convenzioni internazionali pertinenti. Organizzata dal Ministero della Salute e della Protezione Sociale, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall’Alto Commissariato per i Rifugiati e dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, la 3a Consultazione Globale sulla Salute dei Rifugiati e dei Migranti, la prima del suo genere in un Paese arabo e africano, ha visto la partecipazione di numerosi Stati membri dell’OMS.