Visco: “La transizione verde fondamentale per crescita Paese”

Il governatore di Bankitalia, nelle considerazioni finali sulla Relazione annuale, ha parlato degli effetti del conflitto che, a pandemia non ancora debellata, pesano e peseranno sulle economie mondiali: "I prezzi di gas, petrolio e cereali resteranno alti per tutto 2022"

IGNAZIO VISCO BANCA D'ITALIA

Sebbene la Russia pesi solo il 2 per cento nel commercio mondiale, è tra i principali esportatori di petrolio e di gas nonché di concimi e, assieme proprio all’Ucraina, di cereali. Secondo le quotazioni di mercato, i prezzi di questi prodotti resterebbero molto elevati nel 2022, diminuendo solo di poco nei prossimi due anni”. Non poteva che aprire con una riflessione prolungata e preoccupata legata alla sua relazione, Ignazio Visco, il governatore di Bankitalia. Gli effetti del conflitto, a pandemia non ancora debellata, pesano e peseranno sulle economie mondiali. “I rincari dei beni agroalimentari e le difficoltà nel loro approvvigionamento rischiano di colpire soprattutto gli strati più vulnerabili della popolazione mondiale e i paesi più dipendenti dalle loro importazioni”, la considerazione di Visco per la ‘crisi del grano‘, non meno pericolosa di quella energetica. “Il quadro congiunturale si è deteriorato anche nell’area dell’euro, che è particolarmente esposta agli effetti economici del conflitto. Secondo le stime più recenti, quest’anno la crescita del prodotto dovrebbe risultare inferiore al 3%, ben al di sotto di quanto previsto pochi mesi fa; un incremento già in larga parte acquisito grazie alla forte ripresa del 2021 e che implicherebbe quindi solo una modesta espansione dell’attività in corso d’anno. Il rischio di un andamento meno favorevole è significativo”, la sottolineatura del Governatore.

Come per le altre economie che importano beni energetici, lo shock di offerta ha rilevanti ripercussioni anche sulla domanda: il peggioramento delle ragioni di scambio incide negativamente sulla disponibilità di risorse di famiglie e imprese, frenando consumi e investimenti. All’indebolimento del quadro congiunturale contribuiscono inoltre il diffuso calo della fiducia e le fragilità nel commercio internazionale”, l’ammissione che fa scattare la luce rossa dell’allarme. “Non si possono però escludere sviluppi più avversi. Se la guerra dovesse sfociare in un’interruzione nelle forniture di gas dalla Russia, il prodotto potrebbe ridursi nella media del biennio 2022-2023”, ha ulteriormente rimarcato.

Il successo nel promuovere la coesione sociale e territoriale, la transizione digitale e quella verde è essenziale per rafforzare la fiducia nelle prospettive di crescita del Paese e contrastare l’aumento dell’incertezza determinato dalle tensioni internazionali”, ha annunciato Visco. Svoltando poi sulle rinnovabili: “È un elemento cruciale della strategia europea la rimozione degli ostacoli di natura amministrativa alla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici e delle necessarie infrastrutture”, l’affondo del Governatore nelle sue considerazioni finali. “In Italia – ha aggiunto – è urgente proseguire con gli interventi di semplificazione delle procedure autorizzative, nonché favorire lo sviluppo dei sistemi di accumulo dell’energia e delle reti di trasmissione”. Visco, infine, ha toccato anche la questione delicata del greenwashing. “Sarà fondamentale evitare fenomeni cosiddetti di greenwashing, indicando chiaramente i soggetti che avranno la responsabilità dei controlli e stabilendo regole di certificazione dei ‘bilanci di sostenibilità‘ simili a quelle in vigore per gli ordinari documenti contabili, così come previsto nella proposta di Direttiva sul reporting di sostenibilità (Corporate sustainability reporting directive, Csrd). Andrà inoltre sviluppato un accurato quadro analitico in grado di tenere conto dell’elevata incertezza che permea sia i modelli che cercano di quantificare gli effetti dell’attività umana sul clima sia quelli che si prefiggono di stimare le conseguenze dei mutamenti ambientali sul benessere della società”.