Giuseppe Conte, leader del M5S, ha chiamato a raccolta tutti i Pesi progressisti il 24 giugno all’Aia per dire no al riarmo. Lo ha fatto attraverso una lettera che ha avuto subito la risposta da Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro, Germania, Belgio, Irlanda, Repubblica Ceca, Olanda, Lettonia, Francia. “Noi vogliamo dire no alla proposta di aumentare le spese del comparto della difesa fino al 5% del Prodotto interno lordo, se questa proposta venisse accolta i soli Paesi aderenti alla Nato spenderebbero oltre 500 miliardi di euro in più all’anno, quasi triplicando la spesa attuale”, le frasi di Conte riportate dal Corriere della Sera. Il frontman dei Cinquestelle insiste: “Siamo di fronte a un bivio storico, a un’urgenza che ci impone di scegliere da che parte stare”.