“Questo caldo estremo è causato dall’anticiclone africano che, per via del riscaldamento globale di origine antropica, ha sostituito quello delle Azzorre. Lo stesso che gli italiani avevano imparato a conoscere tanti anni fa grazie al colonnello Bernacca”. Così Antonello Pasini, fisico del clima e primo ricercatore del Cnr. Come spiega a Il Corriere della Sera, “l’anticiclone delle Azzorre era più stabile, mite e proteggeva l’Italia fino a Ferragosto sia dalle perturbazioni sia dal caldo feroce africano che porta anche la temuta siccità. Il problema è che questi anticicloni non sempre riescono a restare stabili e quando cedono, come in questi giorni al Nord, si infilano correnti più fresche. Il contatto fra aria calda e umida, genera un contrasto termico violento causando fenomeni estremi, alle volte tragici, come a Bardonecchia”. E ancora: “Il Mediterraneo si è surriscaldato ed è ormai un pungiball climatico perché rilascia molto più vapore acqueo e calore”. E il l vapore acqueo “è la materia prima con cui si formano le nuvole e le piogge e il calore rilasciato in eccesso non può essere trattenuto perché l’atmosfera segue le leggi della termodinamica. E quindi lo scarica con piogge estreme e venti forti”. Infine Pasini dice: “Roma oggi ha il microclima di Tunisi di 30 anni fa. Asfalto e cemento, creano le isole di calore: lo assorbono e lo rilasciano, diventando più calde delle campagne circostanti”.