Alimentare, Gamberini (Legacoop): Apriamo a Oriente, accordi con Giappone e India

La missione in Giappone di Legacoop ha l’obiettivo è sviluppare contatti e partnership in Paesi strategici per compensare il business che viene negli Usa. Lo spiega a Il Corriere della Sera il presidente Simone Gamberini sottolineando che il Giappone “è più simile all’Italia di quanto pensiamo. Prendiamo la demografia: nel 2040 il 65% dei giapponesi avrà più di 65 anni”. A Osaka sono presenti le cooperative dell’alimentare, “perché il Giappone sull’alimentare non è autosufficiente”. Ma anche “le realtà manifatturiere per sviluppare le tecnologie legate all’idrogeno su cui qui si investe molto. Utili anche gli scambi sull’utilizzo dell’AI. Il confronto con il Giappone ci sta dando elementi anche sull’utilizzo dell’AI nella governance cooperativa”. E ancora: “Stiamo cercando di instaurare un dialogo su due piani: il mercato e il percorso di innovazione”.

Non solo Giappone, comunque: “Abbiamo già attivato connessioni con le cooperative dei Paesi Baschi, in particolare Mondragon, una realtà da 20 miliardi di fatturato nel manifatturiero. Stiamo lavorando poi con il Mercosur dove abbiamo rapporti strutturati in Brasile e Argentina. Nel Medio Oriente abbiamo collaborazioni con le coop di Emirati arabi e Arabia Saudita. Lì esiste anche il ministero della Cooperazione. Tutto questo ci serve per ridurre l’impatto dei dazi Usa e diversificare il rischio”. Gamberini fa il conto ‘dei danni’: “L’analisi di Area Studi Legacoop e Prometeia evidenzia come il dazio medio effettivo salga al 16% dal 2,2 del 2024. Provocando un calo del Pil dello 0,4-0,5% in due anni, che risulterebbe maggiore se si tenesse conto del cambio euro/dollaro. Parliamo di stime fatte basandoci sull’accordo Europa-Usa di fine agosto. Negli ultimi 4-5 anni il mercato americano era cresciuto molto, i dazi sono stati una doccia fredda. Ma anche da questo si può imparare”. L’ultima ammissione è l’allargamento degli interessi a Oriente, ovvero “rafforzare le relazioni con Corea del Sud, Malesia, Filippine, Australia e India”.