Sul fronte dei mercati internazionali, nel primo semestre 2025 gli Stati Uniti si sono confermati il primo paese di destinazione (2,3 miliardi di euro totali), anche a causa dell’incremento di ordini da parte delle aziende oltreoceano negli scorsi mesi – con l’obiettivo di fare scorte in vista della piena entrata in vigore dei nuovi dazi. Proprio a causa dei dazi, rimangono forti preoccupazioni per molti comparti della meccanica già a partire dal secondo semestre di quest’anno.
La Germania, pur rimanendo il secondo principale mercato per l’export italiano (1,87 miliardi di euro e -3,3%), continua a registrare segnali di debolezza, confermando un trend negativo che si protrae ormai da diversi trimestri. Anche la Francia mostra fragilità crescenti (-6,3%), con contrazioni marcate in diversi comparti, evidenziando come l’instabilità economica e politica stia pesando sulla domanda industriale interna. Nondimeno, diverse aziende della meccanica italiana hanno dimostrato capacità di diversificazione geografica, trovando sbocchi in mercati extraeuropei – soprattutto in Arabia e Emirati Arabi Uniti. In Europa, netta crescita per l’export verso la Spagna (+13,1%) che sale al quarto posto tra le destinazioni della meccanica Anima, con un totale di 934 milioni di euro.
Sul fronte dell’import i dati evidenziano una crescita generale significativa del 6,7%, segnalando una pressione competitiva crescente da parte di fornitori esteri. Particolarmente rilevante è la dinamica degli impianti aeraulici, il cui import registra un incremento del 26,9%, e delle macchine e forni per panifici: +109% rispetto al dato dell’anno scorso. Anche gli articoli casalinghi mostrano un’esplosione dell’import (+32,6%).
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