La scoperta della Nasa: “Le piante possono crescere sulla Luna”

Per la prima volta nella storia, i ricercatori dell'Università della Florida sono riusciti a far crescere alcune piante in pochi grammi di suolo lunare, portato sulla Terra dagli astronauti delle missioni Apollo

piante sulla luna

Un piccolo vaso di terra, ma un grande passo verso l’agricoltura spaziale. Dalla Nasa arriva la scoperta che – potenzialmente – potrebbe rendere possibile coltivare piante direttamente sulla Luna. Gli scienziati, per la prima volta nella storia, sono riusciti a far crescere alcune piante in pochi grammi di suolo lunare, portato sulla Terra dagli astronauti delle missioni Apollo 11, 12 e 17. Il progetto è stato realizzato dall’Università della Florida e pubblicato sulla rivista Communications Biology.

Questa ricerca è cruciale per gli obiettivi di esplorazione umana a lungo termine della Nasa“, ha affermato il capo dell’agenzia spaziale Usa, Bill Nelson in una dichiarazione. “Avremo bisogno di utilizzare le risorse sulla Luna e su Marte – ha aggiunto – per sviluppare fonti di cibo per i futuri astronauti che vivranno nello spazio profondo“.

Per il loro esperimento, i ricercatori hanno utilizzato solo 12 grammi di suolo lunare (pochi cucchiaini), raccolto da diversi punti della Luna durante le missioni del programma Apollo, iniziate nel 1969 e concluse nel 1972. In piccoli vasi delle dimensioni di un ditale, hanno inserito circa un grammo di terreno (chiamato regolite), aggiungendo acqua e semi e, quotidianamente, una soluzione nutritiva.

La pianta utilizzata è stata l’arabidopsis thaliana, scelta perché cresce facilmente e, soprattutto, perché è già stata molto studiata: il suo codice genetico, così come il modo in cui si comporta in ambienti ostili – anche nello spazio – sono noti. I semi sono stati piantati contemporaneamente anche nel suolo terrestre e in campioni che imitavano quelli lunare e marziano, per fungere da confronto. Il risultato? Dopo due giorni, i semi dei campioni lunari sono germinati.

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Tutte le piante, sia nel suolo lunare che nei campioni di controllo, si assomigliavano fino al sesto giorno“, ha affermato Anna-Lisa Paul, autrice principale dello studio, in una dichiarazione. Ma in seguito, si è scoperto che le piante lunari crescono più lentamente e hanno radici rachitiche.

Dopo 20 giorni, gli scienziati hanno raccolto le piante e ne hanno studiato il DNA. Hanno scoperto, così, che le piante lunari avevano risposto nel modo in cui i vegetali reagiscono a un ambiente ostile, come quando un terreno contiene troppo sale o metalli pesanti. In futuro, gli scienziati vogliono cercare di capire come rendere più ospitale il terreno.

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Photo credit: Tyler Jones, University of Florida/IFAS