Nel rispondere alla domanda “Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?” (Laudato Si’, n. 160), la Santa Sede auspica che la Convenzione e l’Accordo di Parigi possano contribuire a promuovere “una forte convergenza di tutti nell’impegnarsi di fronte all’urgente necessità di avviare un cambiamento di rotta capace di
passare con decisione e convinzione dalla “cultura dello scarto” prevalente nella nostra società a una “cultura della cura” della nostra casa comune e di coloro che vi abitano o vi abiteranno. L’umanità ha i mezzi per affrontare questa trasformazione che richiede una vera e propria conversione, individuale ma anche comunitaria, e la decisa volontà di intraprendere questo cammino. Si tratta della transizione verso un modello di sviluppo più integrale e integrante, fondato sulla solidarietà e sulla responsabilità” (Papa Francesco, Messaggio alla COP-26 dell’UNFCCC, 29 ottobre 2021): due valori fondamentali che devono essere alla base dell’attuazione sia della Convenzione che dell’Accordo di Parigi e che guideranno gli sforzi della Santa Sede in questo processo di implementazione.