Mucche adottate a distanza: la Valsugana punta sulla sostenibilità

Così l’economia circolare può essere una nuovo modo per sostenere anche da parte dei consumatori l'economia locale

Mucche

È stata una delle prime destinazioni al mondo a ottenere una certificazione per il turismo sostenibile, grazie alla natura incontaminata in cui fare trekking o pedalare tra laghi e montagna e vivere esperienze nel pieno rispetto dell’ambiente. E ora la Valsugana ha deciso di fare un passo in più, provando a coinvolgere, anche da lontano, chi desidera avvicinarsi al territorio. Valsugana-Lagorai hanno organizzato un originale concorso, accessibile dal sito www.visitvalsugana.it, con il quale è possibile vincere…una mucca. O meglio, la sua adozione a distanza.

Tutti gli utenti (residenti in Italia) che avranno compilato il form di registrazione parteciperanno all’estrazione finale dei premi, che consistono in tre adozioni simboliche a distanza di una mucca della Valsugana del valore di 65 euro ciascuna, di cui 15 euro destinati alla gestione del progetto e di altre iniziative territoriali. Inoltre, i vincitori riceveranno 50 euro di prodotti caseari in occasione di una visita estiva alla mucca adottata da effettuare entro il 15 settembre 2022 o, in alternativa, dal 15 giugno 2023 al 15 settembre 2023 C’è tempo fino al 3 agosto per partecipare all’iniziativa.

Il concorso è legato al più ampio progetto ‘Adotta una mucca’, organizzato da Valsugana e Lagorai (sud-est del Trentino), per far conoscere la natura incontaminata delle montagne, insegnare come si produce il formaggio secondo metodi antichi e aiutare a scoprire cosa significa vivere in una malga e portare le mucche all’alpeggio. Ad oggi sono circa 17 le malghe che hanno aderito all’iniziativa e 12.500 le adozioni a distanza sottoscritte. Oltre 50, invece, i singoli progetti sostenuti grazie all’iniziativa.

Con l’adozione a distanza si sostiene il lavoro dei malghesi e, quindi, la possibilità per le mucche di trascorrere l’estate tra i prati della montagna. Inoltre, si garantisce un reddito per i malghesi che in maniera tradizionale si occupano della produzione dei formaggi in maniera naturale. Si tratta di una vera filiera corta a testimonianza che l’economia circolare può essere una nuovo modo per sostenere anche da parte dei consumatori l’economia locale. L’iniziativa è sostenibile anche perché molte della malghe del progetto conferiscono il letame prodotto dalle mucche presso l’impianto di biogas nel comune di Castel Ivano che ha generato sino ad oggi oltre 5 milioni di Kwatt di energia pulita, contenendo da una lato la creazione di gas serra dannosi per l’ambiente e producendo energia pulita.

Una volta che che è stata inviata la richiesta di adozione a distanza, l’utente riceve un attestato e la carta d’identità della mucca scelta. Già, perché sul sito dedicato al progetto è possibile scegliere sia la malga, sia l’animale. Carolina, Lola, Ginevra, Fauna, Melissa, Pamela: ogni mucca ha una scheda dedicata, con foto, origine, residenza e malghese di riferimento. Sarà possibile andare in malga a far visita alla mucca adottata durante il periodo dell’alpeggio, indicativamente da metà giugno a metà settembre.