L’Italia non brilla per sostenibilità e si piazza al quindicesimo posto in Europa (su 29 Paesi analizzati), decisamente al di sotto della media a causa delle cattive performance economiche e sociali. Lo rende noto il Cerved nel ‘Rapporto Italia Sostenibile 2022’ presentato oggi a Roma. Positivo, invece, il livello di sostenibilità ambientale. Tuttavia, se scorporate, le regioni di Nord Ovest e Nord Est si piazzano addirittura al sesto e settimo posto, immediatamente a ridosso dei migliori cinque Paesi monitorati (Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Finlandia). “La debolezza italiana – spiega il Cerved – è soprattutto economica: hanno risultati peggiori solo Romania, Cipro e Grecia, anche a causa di una produttività che da più di vent’anni non registra alcun miglioramento”. Questa stagnazione, dovuta a “una scarsa attrattività per gli investimenti esteri e alla limitata capacità di innovazione (investiamo poco in ricerca e sviluppo e siamo ultimi tra i grandi Paesi per digitalizzazione)”, è all’origine della crescita stentata, dei redditi fermi da dieci anni e del basso tasso di occupazione (57%, 10 punti sotto la media UE).