Le piogge all’orizzonte sono previste solo in chiusura del mese, mentre le temperature registrate nella prima decade di ottobre risultano al di sopra anche di 2/3 gradi nei valori massimi rispetto alle medie del periodo. Oltre a questo va segnalato come il gap idrico accumulato da inizio anno abbia, al contempo, inciso sull’impoverimento delle falde sotterranee che hanno così assorbito quasi tutte le piogge più recenti confermando un generale scenario idrologico – sia del Grande Fiume che quello dei suoi affluenti – assai deficitario.
L’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici, riunitosi per la diciassettesima volta insieme alle Regioni del distretto, alle Agenzie di monitoraggio Arpa e ai portatori di interesse (UTILITALIA, TERNA, ANBI, CNR, CREA, ISPRA, PROTEZIONE CIVILE) per chiudere la stagione estiva, in sostanziale concomitanza con il termine della stagione irrigua, ha fotografato un contesto che presenta ancora un livello di severità idrica piuttosto alto ed in particolare nelle aree di Piemonte e Lombardia dove la “magra estrema” non accenna ad attenuarsi. L’unica nota positiva è rappresentata dalla conclusione delle derivazioni per l’irrigazione delle colture a beneficio del comparto agricolo e la previsione di piogge che ci si augura possano contribuire a mitigare l’impatto negativo che la siccità perdurante di quest’anno rischia di portare come elemento di condizionamento anche del prossimo.