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Finanziare transizione ecologica e digitale

Transizione ecologica mondiale: 100 trilioni possono bastare

L'economia globale è significativamente in ritardo rispetto ai tempi previsti nel raggiungimento degli obiettivi zero netto del 2050

Un mondo carbon neutral. Quanto costa? ‘Finanziare la transizione verde e digitale: più accesso al credito per le imprese in un ambiente più sicuro per gli investitori’ è uno dei temi al centro dell’evento ‘How can we govern Europe?‘, organizzato da Eunews e GEA, che si terrà a fine novembre a Roma. BNY Mellon Investment Management, in collaborazione con Fathom Consulting, ha pubblicato recentemente una nuova ricerca, ‘Una guida per gli investitori verso lo zero netto entro il 2050′, che mostra che l’economia globale è significativamente in ritardo rispetto ai tempi previsti nel raggiungimento degli obiettivi zero netto del 2050, ma può colmare il divario con 100 trilioni di dollari di investimento ‘verde’. Secondo invece le stime dell’Ocse per avere almeno il 66% di probabilità di contenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia dei 2°C, saranno necessari investimenti per oltre 103.500 miliardi di dollari nel periodo che va dal 2016 al 2030, con un aumento degli investimenti per il clima di circa il 590% l’anno rispetto alle cifre attuali.

Sebbene gli investimenti verdi siano in crescita, la ricerca di BNY Mellon evidenzia che saranno necessarie più azioni da parte di governi, asset allocator e società per facilitare la transizione verso lo zero netto. Finora infatti, secondo i dati di Bloomberg BNEF, nel 2021 sono stati investiti 755 miliardi di dollari per la transizione energetica (+27% rispetto al 2020) e 165 miliardi per tecnologie di difesa climatica.

Questi 100 trilioni di dollari di cui parla Bank of New York Mellon rappresentano circa il 15% dell’investimento globale totale nei prossimi 30 anni, o circa il 3% del prodotto interno lordo globale nello stesso periodo. Le sole società dell’S&P 500 americano dovranno spendere circa 12 trilioni di dollari di investimenti verdi entro il 2050 per rimanere in linea.

Detti così, sono cifre talmente alte, che non rendono l’idea della mole di investimenti per arrivare all’obiettivo del 2050. Tuttavia qualsiasi investimento sarà più veloce e più sostenuto, anche a livello pubblico, se il target sarà redditizio. In questo senso fa gioco un nuovo rapporto dell’Università di Oxford, in base al quale il passaggio dai combustibili fossili all’energia rinnovabile potrebbe far risparmiare al mondo ben 12.000 miliardi di dollari entro il 2050. Da dove arriva questa cifra? Il calcolo di Oxford è empirico e parte dal fatto che il costo della sola energia solare è crollato dell’80% dal 2010 e che le rinnovabili nel loro insieme sono state la fonte di energia più economica al mondo nel 2020 .

In questa direzione è interessante notare come, da gennaio a giugno 2022 sono stati investiti quasi 226 miliardi di dollari nelle energie rinnovabili a livello globale, la cifra più alta di sempre – sottolinea Bloomberg New Energy Finance (Bnef) – guardando ai primi sei mesi di un qualsiasi anno, segnando un +11% rispetto allo stesso periodo del 2021. Per quanto riguarda i singoli canali di investimento, Bnef segnala un record per il venture capital e il private equity, con un totale di 9,6 miliardi di dollari, +63% rispetto al primo semestre 2021. Complessivamente, per l’Agenzia Internazionale per l’energia (Iea) gli investimenti nel settore energia aumenteranno di un 8% circa nel 2022 rispetto allo scorso anno, arrivando a 2.400 miliardi di dollari (2,4 trilioni) a livello mondiale, trainati dalle rinnovabili.