Carlo Buontempo, direttore del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, analizzando i dati del 2022 si è detto preoccupato per “le ondate di calore, iniziate a maggio con temperature oltre i 40° in Francia, Paesi Bassi, Inghilterra. E la punta massima mai registrata in Europa, in Sicilia (48,8°). Un altro aspetto importante è la perdita record di ghiaccio. Eventi collegati che dipingono un quadro di profonda trasformazione del clima”. In merito alla siccità ha spiegato che “segue una tendenza abbastanza chiara. Nel bacino del Mediterraneo si aggraveranno siccità e aridità. Questo in parte è dovuto ad un cambiamento delle precipitazioni, dove le fluttuazioni sono importanti, e in parte all’aumento dell’evaporazione, che dipende dalla temperatura e aumenterà in tutta Europa”. Sempre su Il Corriere della Sera Buontempo ha fatto una previsione per il 2023. “Stiamo per entrare in una fase di El Niño, l’oscillazione climatica nel Pacifico che tipicamente porta a massimi di temperatura a livello globale. Ci aspettiamo fra il 2023 e il 2024 nuovi record. A livello europeo, le previsioni sono più incerte, ma il trend è di una temperatura in continuo aumento. Se fossi un giocatore d’azzardo scommetterei su un’estate molto calda”.