L’Africa punta alle rinnovabili: a Nairobi al via il Vertice africano sul clima

L'obiettivo del summit è trovare un linguaggio comune per "proporre soluzioni africane" al vertice Onu di novembre

(Photocredit: AFP)

“Offrire prosperità e benessere alle popolazioni africane in crescita senza far precipitare il mondo in un disastro climatico più profondo non è una proposta astratta o un pio desiderio. È una possibilità reale, dimostrata dalla scienza”. Lo ha detto il presidente del Kenya, William Ruto nel suo discorso di apertura dello storico vertice africano sul clima, che ha preso il via oggi a Nairobi. “La questione principale – ha aggiunto – è l’opportunità senza precedenti che l’azione per il clima rappresenta per l’Africa. Per molto tempo abbiamo solo guardato a questo problema, è ora di fare il grande passo”.

Per Ruto è necessario “considerare la crescita verde non solo come un imperativo climatico, ma anche come una fonte di opportunità economiche del valore di miliardi di dollari che l’Africa e il mondo sono pronti a capitalizzare”. Secondo il presidente, l’Africa ha il potenziale per essere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie alle risorse rinnovabili. Il Kenya, ha sottolineato, “punta al 100% di energia rinnovabile entro il 2030“.

L’Africa ha un “potenziale unico” nella lotta al cambiamento climatico grazie alle possibilità legate all’energia rinnovabile, alla giovane forza lavoro e alle risorse naturali della regione, tra cui il 40% delle riserve mondiali di cobalto, manganese e platino, essenziali per le batterie e l’idrogeno. E’ questo il cuore della bozza della ‘Dichiarazione di Nairobi’, il documento che sarà discusso questa settimana al vertice. Questo primo vertice africano dà il via ai quattro mesi più intensi dell’anno per i negoziati internazionali sul clima, che culmineranno nella battaglia per la fine dei combustibili fossili alla COP28 di Dubai a dicembre. Per tre giorni, una ventina di leader e funzionari africani e non, tra cui il capo delle Nazioni Unite António Guterres, saranno accolti nella capitale keniota dal presidente William Ruto, che spera che questo vertice permetta al continente di trovare un linguaggio comune su sviluppo e clima per “proporre soluzioni africane“ alla prossima conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima.

Ma le sfide sono enormi per un continente in cui circa 500 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità. E i leader africani sottolineano costantemente i notevoli ostacoli finanziari. L’Africa, che ospita il 60% del miglior potenziale mondiale di energia solare al mondo, ha una capacità installata simile a quella del Belgio, come hanno recentemente sottolineato il presidente Ruto e l’Agenzia internazionale dell’energia. La ragione principale è che solo il 3% degli investimenti globali nella transizione energetica raggiunge l’Africa.

Un risultato positivo a Nairobi su una visione condivisa per lo sviluppo verde dell’Africa darebbe impulso a diversi incontri internazionali chiave prima della COP28, a partire dal vertice del G20 in India e dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre, seguiti dalla riunione annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) a Marrakech in ottobre. Secondo Joseph Nganga, nominato da William Ruto a presiedere il vertice, la conferenza dovrebbe dimostrare che “l’Africa non è solo una vittima, ma un continente dinamico con soluzioni per il mondo”.

La sicurezza è stata rafforzata a Nairobi e le strade intorno alla sede del vertice sono state chiuse. Secondo il governo, 30.000 persone si sono registrate per l’evento.