Alimentare, Lancini (Lega): Blocco Giappone a salumi penalizza produttori italiani

“Ue e Giappone sono comunità politiche vicine e amiche, legate da relazioni commerciali proficue e impegnate ad approfondire ulteriormente la collaborazione anche nel settore digitale, dai flussi di dati fino alla produzione di semiconduttori. Serve accelerare e semplificare le procedure di importazione da parte del Giappone, per garantire il rispetto degli impegni sanitari e fitosanitari sottoscritti dai due partner all’interno dell’accordo di partenariato economico. Prioritaria per l’Italia è la questione della rimozione del blocco alle esportazioni di insaccati introdotto dal governo giapponese come forma di tutela dalla Peste Suina Africana: il blocco non è giustificato, per gli elevati standard sanitari e fitosanitari europei. Gli operatori stanno pagando un prezzo salatissimo: 20 milioni di euro al mese, secondo stime delle associazioni di categoria. Occorre che le autorità giapponesi diano credito a noi europei della grande serietà con cui controlliamo le filiere alimentari e la qualità dei prodotti, così come l’Europa ha recentemente dimostrato rimuovendo le restrizioni alle importazioni provenienti dalla zona di Fukushima, dando fiducia ai controlli da parte delle autorità locali giapponesi. Daremo massima attenzione al tema e siamo già al lavoro per trovare una soluzione diplomatica e soddisfacente per tutte le parti coinvolte visto che il Giappone rimane il partner più vicino all’UE nella regione dell’Indo-Pacifico. Proprio per questo motivo, è importante massimizzare il potenziale dell’accordo di Partenariato Economico, affinché possano esserci ricadute benefiche per le nostre imprese”. Così Danilo Oscar Lancini, europarlamentare della Lega, relatore del dossier relativo al commercio con il Giappone, oggi nella riunione della Commissione Commercio internazionale.