Maltempo, in Toscana colonne e volontari dal resto d’Italia. Giani: “Non siamo soli”

Il ministro della protezione civile, Nello Musumeci sarà a Campi Bisenzio lunedì, accompagnato dal capo dipartimento Fabrizio Curcio

La Toscana prova a ripartire. Piegata da un numero di danni che non è ancora possibile quantificare, riceve la solidarietà del resto d’Italia.

Dodici Regioni con le colonne mobili e duemila persone sono corse in aiuto, per gestire il passaggio dall’emergenza alla ricostruzione. Il ministro della protezione civile, Nello Musumeci sarà a Campi Bisenzio lunedì, accompagnato dal capo dipartimento Fabrizio Curcio, per un incontro con le istituzioni e le strutture operative.

Intanto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, firma dieci decreti per sostenere il comparto agroalimentare messo in ginocchio dalle violente grandinate, nel resto della Penisola, che hanno messo a rischio le produzioni delle Regioni Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria e Molise.  “Un aiuto concreto alle aziende colpite da eventi meteorologici eccezionali degli scorsi mesi: questo rappresentano i dieci decreti che ho firmato. Abbiamo accolto le richieste arrivate dai territori danneggiati che otterranno un sostegno specifico attraverso il Fondo di solidarietà nazionale“, spiega.

Ma il Masaf è impegnato per aiutare le attività agroalimentare anche in Toscana. “Non appena avremo un quadro più completo dei danni, saremo ancora una volta pronti a dare ai cittadini e ai lavoratori le risposte e i sostegni che meritano“, assicura Lollobrigida. “Con circa 50 milioni di euro di danni nelle campagne è corsa a salvare produzioni agricole, macchinari e scorte di grano e concimi risparmiate dall’alluvione”, prevede la Coldiretti. Ma la stima è in continuo aggiornamento e tiene conto dei danni diretti e visibili alle strutture agricole e produzioni perse o danneggiate alla quale vanno aggiunti i quelli indiretti provocati dalle difficoltà di rispondere alle richieste dei clienti stranieri che, soprattutto per i vivai, potrebbero decidere di rivolgersi altrove.

Il governatore Eugenio Giani fa il punto con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessora alla protezione civile, Monia Monni. Emiliano è presente con la colonna mobile della Puglia, ma è anche vice presidente della conferenza delle Regioni. Insieme alla Puglia anche Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria, Val d’Aosta. “Grazie di cuore – scandisce Giani – quando parliamo di collaborazione e sinergia in un momento drammatico, questo è un esempio”. Ora si passa alla fase dell’intervento minuto, dallo sgombero alla pulizia: “Abbiamo bisogno di tanto personale, ma anche di qualità”, afferma.

Più a Nord, la Liguria dichiara lo stato d’emergenza regionale per far fronte ai danni causati dal maltempo e dalle mareggiate che hanno investito il territorio a partire dal 24 ottobre. Domani in Giunta verranno stanziati fondi per 1,5 milioni di euro, che serviranno a coprire le spese sostenute dagli Enti locali per far fronte alle prime emergenze e alle somme urgenze. “Il nostro Dipartimento di Protezione civile sta facendo il punto sui danni insieme ai Comuni: stimiamo circa 30 milioni di euro di danni al solo patrimonio pubblico, cui si aggiungeranno poi i danni subiti da privati cittadini e attività produttive“, fa sapere il governatore, Giovanni Toti, che comunque chiederà anche al Governo di inserire la Liguria nello stato d’emergenza nazionale istituito nelle prossime settimane, facendo una prima “ricognizione speditiva” dei danni, per poter risarcire anche i privati.