Nottata e poi giornata di forte vento in Piemonte, con temperature, nel primo giorno ufficiale di inverno, praticamente primaverili. Un clima impazzito, che ha portato il Fhon (Favonio) a soffiare fino oltre i 200 chilometri all’ora sulle creste di confine con la Francia e che ha spinto le temperature fin sopra i 20 gradi centigradi. Spiccano i 22,3 °C di Villafranca Pellice, i 21,7°c di Bra e i 21,5°C di Torino.
Durante la notte tra giovedì e venerdì i vigili del fuoco del comando di Torino hanno svolto decine di interventi a causa del vento. Lamiere, elementi costruttivi e alberi pericolanti sono stati segnalati soprattutto nella bassa Val Susa e nel Pinerolese. Tra gli interventi dei vigili del fuoco, a Villar Perosa un pino è caduto sui cavi dell’energia elettrica. A Condove un’impalcatura montata su una palazzina di tre piani è in parte caduta ingombrando la strada. A Pinerolo reti metalliche da cantiere e teloni sono volati sulla strada. Per tutta la notte i vigili del fuoco del comando di Biella, Trivero/Ponzone e Cossato hanno operato sulle strade del Biellese per mettere in sicurezza la viabilità. A Torino danni al club di golf Royal Park I Roveri, dove il percorso Trent Jones è inagibile mentre l’Hurzdan Fry sarà riaperto sabato.
Nel Torinese inizia la conta dei danni per le strutture agricole. Secondo la Coldiretti dalle comunicazioni dei soci si tocca già il milione di euro. Al momento, i territori più colpiti sono il Canavese, il Ciriacese, la Bassa valle di Susa, la zona ovest di Torino. In queste zone, durante la notte sono stati scoperchiati tetti di pagliai e fienili oltre a tettoie di stalle e tunnel di coltivazione. Molte strade vicinali di accesso ai campi sono interrotte a causa degli alberi caduti: gli agricoltori le stanno liberando con i loro mezzi. Grande spavento, in particolare, per gli allevatori che hanno dovuto tranquillizzare gli animali terrorizzati. “I nostri soci – informa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – ci stanno comunicando danni davvero rilevanti, anche su strutture di recente costruzione realizzate seguendo l’esperienza degli agricoltori che, da generazioni, abitano il territorio. Ma un vento così eccezionale non lo immaginava nessuno“. Di fronte al vento caldo e secco che soffia su boschi e pascoli senza neve, asciutti da settimane senza pioggia, è alto il rischio di incendi innescati da piromani. Per questo Coldiretti raccomanda “massima vigilanza”.