Sei mesi per completare il lavoro rimasto, una nuova legislatura per continuare a spingere le attuali priorità dell’Unione Europea, prima di iniziare il mandato della prossima Commissione Europea con i suoi indirizzi tutti da scrivere. È tutto pronto per il 2024, l’ultimo dei cinque anni del gabinetto guidato da Ursula von der Leyen, quello in cui i cittadini dell’Unione torneranno alle urne per eleggere i nuovi rappresentanti all’Eurocamera e quello in cui i co-legislatori dovranno ultimare i dossier ancora sul tavolo.
Per tracciare le future priorità dei co-legislatori dopo la tornata elettorale del 6-9 giugno 2024 si può partire dal documento di lavoro presentato il 17 ottobre dal Collegio dei commissari e basato su sei direttrici: Green Deal, Europa Digitale, economia a sostegno delle persone, Ue nel mondo, promozione dello stile di vita europeo e nuovo slancio alla democrazia dell’Ue. Sul pilastro-cardine del Green Deal, è prioritario per il gabinetto von der Leyen mettere la spunta verde su tutti i file legislativi ancora pendenti prima della fine della legislatura – come quello sul rendimento energetico degli edifici (la cosiddetta direttiva ‘case green’) o quello sull’omologazione dei veicoli a motore e dei motori – ma in caso non andassero in porto prima delle urne, si dovrà riprendere quanto prima la strada dei negoziati per la neutralità climatica dell’Unione.
Può iniziare subito (ma si svilupperà nella nuova legislatura) il lavoro sul pacchetto per l’energia eolica, mentre la Commissione avvierà prossimamente il processo di definizione di un obiettivo climatico per il 2040 “per mantenere l’Ue in rotta verso la neutralità climatica entro il 2050”. La comunicazione prevista dalla legge europea sul clima è attesa per il primo trimestre del prossimo anno. Il documento di lavoro dell’esecutivo comunitario anticipa sempre per l’inizio del 2024 anche un’iniziativa sulla gestione del carbonio, con l’obiettivo di definire una strategia per la cattura e lo stoccaggio del carbonio sostenibile dal punto di vista ambientale. Sarà adottata un’iniziativa sulla resilienza idrica (accesso all’acqua, carenza idrica, lotta contro le inondazioni) e una per identificare e valutare le modalità di gestione dei rischi climatici “in tutte le aree politiche dell’Ue”.
Per quanto riguarda la priorità politica dell’Europa Digitale – che si interseca agli obiettivi del Green Deal – dal 2024 si dovrà lavorare sull’imminente comunicazione sullo spazio sicuro per la transizione verde e la transizione digitale, sulla strategia per l’economia dei dati spaziali e sull’iniziativa per aprire la capacità dei supercomputer europei alle start-up di intelligenza artificiale etiche e responsabili. Ma ci sono anche dossier per ora accantonati, che richiederanno nella prossima legislatura un impegno politico dall’inizio (proposta della Commissione) alla fine (accordo tra Parlamento e Consiglio) dell’iter legislativo. In primis la revisione mirata del regolamento Reach sulle sostanze chimiche, ma anche la nuova normativa sul benessere degli animali, il quadro di sostenibilità alimentare, e soprattutto il tanto discusso Nutriscore.