I trattori oggi a Roma, ma la protesta è depotenziata. L’agricoltura divide ancora la politica

Gli occhi sono puntati sul Circo Massimo, dove dovrebbero arrivare i componenti di Cra-Agricoltori traditi tra le 15 e le 18

La proroga dell’esenzione Irpef alle aziende agricole sembra aver attutito i toni della protesta dei trattori. Le mosse del governo sono riuscite a convincere almeno Riscatto agricolo, che non dovrebbe prendere parte alle manifestazioni in programma oggi a Roma. Sarebbero almeno tre, di diverse sigle, in zone differenti della città. Quello che emerge alla vigilia, comunque, è che la presenza non dovrebbe essere così massiccia come nelle previsioni iniziali. Gli occhi saranno puntati sul Circo Massimo, dove dovrebbe arrivare Cra-Agricoltori traditi.

La macchina organizzativa della Capitale è già attivata. Dalle ore 15 alle ore 18, infatti, in piazzale Ugo La Malfa, dove è prevista la partecipazione di circa 5mila persone che giungeranno a bordo di pullman e mezzi propri, si attendono circa 10 trattori, che raggiungeranno la zona percorrendo un itinerario concordato con le forze di polizia. Dalle 8 del mattino, poi, scatteranno i divieti di sosta nei tratti stradali di piazzale Ugo La Malfa, via del Circo Massimo; controviale di viale delle Terme di Caracalla, lato Stadio Nando Martellini, tra piazza di Porta Capena a piazzale Numa Pompilio, per consentire la sosta dei pullman dei manifestanti. Sono previste anche le modifiche per le linee bus 81, 118, 160, 628, 715.

Intanto resta acceso il dibattito nel mondo politico. “L’esenzione dell’Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro e la riduzione del 50% dell’importo per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro, saranno garantite per due anni. Un’esenzione più giusta che esclude i più ricchi in favore di chi, invece, ne ha più bisogno”, scrive su Telegram il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Assicurando che “l’agricoltura è al centro della nostra azione. Il nostro impegno adesso sarà ancora più forte in Europa”.

Ma proprio Bruxelles è il bersaglio delle polemiche di queste settimane, anche se il Pd non ci sta a prendersela sempre e solo con le istituzioni Ue. “Colpisce che per la destra l’Europa è sempre il nemico – attacca il capogruppo al Senato, Francesco Boccia -. Quando non sanno affrontare una questione si inventano un nemico. Ma qui da noi, prima il governo Meloni ha detto di no alla conferma della esenzione Irpef per il mondo agricolo, ha detto no ai nostri emendamenti che la chiedevano, e ora la destra fa finta di fare marcia indietro, approvando un emendamento al Milleproroghe, imposto dal governo che non risolve la questione”. Duro anche

Sul tema ci sono anche le stime di Coldiretti. “Dell’esenzione totale dell’Irpef agricola beneficeranno 9 aziende agricole su 10, pari a 387mila, mentre altre 20mila vedranno l’imposta dimezzata”, fanno sapere i coltivatori diretti. Spiegando che “sul resto della platea l’esenzione verrà calcolata in forma progressiva e riguarderà il totale delle 430 mila imprese agricole professionali e coltivatori diretti”. Inoltre, “l’emendamento approvato prevede l’introduzione di una franchigia di esenzione al 100% ai fini Irpef fino a 10mila euro della somma dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap). Per la parte eccedente i 10mila euro, ma non superiore a 15.000 euro, l’esenzione è del 50%”.