“Noi lo chiamiamo meteo-terrorismo. Si vedono titoloni che parlano di caldo e di siccità da record, poi uno va leggere e scopre che la situazione non è così grave. Vengono create notizie allarmanti e troppo spesso non veritiere, previsioni persino discordanti tra loro che provocano grossa confusione nell’utente finale e perdite al nostro settore”. Così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. In una intervista a Il Giornale spiega che a essere più danneggiate sono “«le mete marittime, mentre le città d’arte ne risentono meno. Questi allarmismi condizionano soprattutto la clientela italiana e quella europea, che consultano le previsioni per prenotare vacanze a breve termine. Quantificare il danno non è facile”.