Uccisa orsa Kj1 in Trentino. Fugatti: “Era pericolosa”

L'esemplare aveva ferito un turista francese. Il ministro Pichetto: "Sopprimere i singoli esemplari non è la soluzione". Lav promette denunce.

È stata abbattuta l’orsa Kj1. Lo annuncia la Provincia di Trento in una nota. Ieri sera il presidente  Maurizio Fugatti aveva firmato il decreto che prevedeva “il prelievo dell’esemplare di orso Kj1 tramite abbattimento”. Questa mattina una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’animale era stato localizzato attraverso il radiocollare. Kj1 – ricorda ancora la Provincia – “era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l’orsa (classificata ad “alto rischio”) al più presto. L’animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l’uomo. L’ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista”.

Kj1 era localizzabile tramite il radiocollare: era stata catturata il 23 luglio scorso per poi essere rilasciata in natura. In quell’occasione le era stato messo il radiocollare per monitorarne gli spostamenti.

Immediata la reazione delle associazioni ambientaliste. L’Enpa promette di segnalare “questo atteggiamento sprezzante, che denota una vera e propria ossessione ursicida del presidente della Pat” all’Unione europea, mentre  la Lav assicura che denuncerà Fugatti, per “uccisione non necessitata”.

Contrario all’abbattimento anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “L’ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema. Comprendo lo stato d’animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a una incauta scelta di sfruttamento turistico dell’immagine dell’Orso in Trentino, compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando insieme a Ispra. Ma questa misura, se non accompagnata da un’opera di corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni concordate con le amministrazioni, rischierà di essere insufficiente”.