“L’indifferenza è complice dell’ingiustizia. Faccio appello, quindi, affinché, pensando al bene comune, si possano smascherare i meccanismi di autogiustificazione che così spesso ci paralizzano: cosa posso fare? Come posso contribuire? Oggi non c’è tempo per l’indifferenza. Non possiamo lavarcene le mani con la distanza, la disattenzione, il disinteresse”. Così Papa Francesco in un messaggio letto dal segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, a Baku.
“Questa è la vera sfida del nostro secolo. Per un accordo ambizioso, per ogni iniziativa e processo finalizzato a uno sviluppo veramente inclusivo, vi assicuro il mio sostegno e quello del Santo Padre – aggiunge Parolin – per rendere un efficace servizio all’umanità, affinché tutti ci assumiamo la responsabilità di salvaguardare non solo il nostro futuro”.