Alimentare, Petrini (Slow Food): Terra depauperata da un sistema criminale

“Avremmo potuto definirci l’università di “gastronomia”. Non l’abbiamo fatto perché volevamo mettere in evidenza la dimensione scientifica della gastronomia e ancor più la dimensione multidisciplinare. Da qui Scienze gastronomiche. Ragion per cui entrava dentro al programma didattico, con pari dignità, l’aspetto tecnico e l’aspetto umanistico. Pensiamo a quanto sia importante conoscere la fisica e la chimica. Se io tratto gli alimenti con il fuoco e con il taglio, allora devo avere delle conoscenze fisico-chimiche di base. È altrettanto importante che si conosca la genetica, la botanica”. Lo scrive Carlo petrini, fondatore di Slow Food, in un suo intervento su la Stampa parlando dei vent’anni dell’università di Pollenzo. “Oggi il 60 per cento di chi studia all’Unisg è italiano, nel medio periodo vorremmo ribaltare la percentuale. 40 percento italiani e la restante parte studenti provenienti da tutto il mondo. Dico questo perché nel 2024 non si è ancora riscattata compiutamente la dimensione politica e culturale di tutte quelle gastronomie messe sotto la cenere dal colonialismo – scrive ancora Petrini-. Pensiamo all’Africa francofona dove mangiano le baguette, o quella anglofona dove si celebra il rito del tè delle cinque. Dimenticandosi invece di tutte le tradizioni gastronomiche dei villaggi, sorrette da milioni di donne che nel corso dei secoli sono state le garanti della sovranità alimentare. Oggi i confini della gastronomia non possono più essere definiti da visioni eurocentriche, bensì devono mescolarsi attraverso l’incontro e la convivialità dando vita a nuove forme di meticciato”. Poi un appello: “La Terra oggi non ce la fa più perché depauperata da un sistema alimentare criminale che genera ingiustizie ambientali e sociali. Ecco dunque perché è proprio dall’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo che parte un appello, che vi invito a firmare, per promuovere l’insegnamento dell’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado”.