Ecco Gea edu: con Fondazione Art. 49 la transizione ecologica arriva in classe

Il progetto educativo presentato all'evento Agrifood di Withub. L'ad Poli: "E' un'iniziativa ambiziosa". Per il ministro Valditara: "Il sistema di istruzione è il luogo capace di preparare i giovani alle sfide dell’innovazione e della transizione"

Approfondire insieme alle nuove generazioni le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, alla transizione ecologica e ai nuovi ‘green job’ con uno sguardo generale rivolto all’Europa. È l’obiettivo che si pone Gea EDU-Idee per il futuro, il progetto didattico promosso dalla Fondazione Articolo 49, emanazione di WITHUB S.p.A, e destinato alle scuole secondarie di II grado.  Oltre duemila studenti, tra 82 classi e 27 istituti superiori, a cui si ricorda il dovere civico a concorrere alla politica nazionale sancito dalla Costituzione, e da qui, partire attraverso “un progetto educativo per i ragazzi sulla transizione ecologica, che può sembrare tematica scontata ma non lo è”, sottolinea Andrea Poli, presidente di Fondazione Articolo49 e amministratore delegato del gruppo Withub. “E’ un progetto ambizioso”, ma che serve più che mai. Soprattutto nell’anno del 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione. “L’Articolo 49 disegna un dovere civico di tutti noi, non solo un diritto: chiama tutti noi a concorrere, determinare la politica nazionale – continua Poli – L’anno prossimo ci saranno le europee, per cui sarebbe imperdonabile non concorrere, col diritto di voto, non solo alla politica nazionale ma alla politica mondiale. Se il sistema democratico sarà pieno sarà concreto”.

Il progetto educativo Gea EDU, presentato in occasione dell’evento di WITHUB: ‘L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo’ e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed in collaborazione con il Parlamento Europeo, è partito il 6 febbraio e si inserisce nel sistema dell’Agenda Onu 2030 che ingloba 17 obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile. Gli studenti verranno invitati a riflettere sui ‘goal’ 11 (città e comunità sostenibili), 12 (produzione e consumo responsabili), 13 (lotta contro il cambiamento climatico), lavorando sulle azioni e i comportamenti sostenibili di ogni singolo individuo. I ragazzi si faranno promotori di idee innovative per migliorare la vita di tutti i giorni per loro stessi e per la loro comunità. Una giuria di esperti selezionerà i tre migliori progetti; le tre classi vincitrici saranno premiate il 25 maggio a Roma presso Europa Experience, lo spazio multimediale dedicato all’UE e intitolato a David Sassoli.

L’iniziativa trova il plauso del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa con un videomessaggio. “La preparazione richiesta ai tecnici del settore è sempre più raffinata”. Questo perché “il settore agroalimentare ha ormai un orientamento di sistema e non più di settore, con tutela del territorio”. Non solo. “il processo sempre più automatizza e difesa biodiversità caratterizza sempre più il settore del futuro”. Ecco perché “si sta intervenendo con il Piano per la ripresa, che vuole un’istruzione sempre più connessa alle esigenze emergenti, orientate alle transizioni verde e digitale“. Ma per fare bene “serve la formazione dei giovani per rispondere alla transizione in atto”, e in tal senso “occorre rafforzare i partenariati formazione-lavoro”. Un obiettivo chiaro del governo.

Anche Federacciai ha aderito al progetto, insieme ad altri soggetti come Coreve, Nestlè, In’s Mercato.  “Abbiamo aderito con convinzione e determinazione a questo progetto perché siamo consapevoli di un divario comunicato e informativo che affligge le imprese siderurgiche italiane”, spiega il presidente Antonio Gozzi . Il problema di fondo è il problema di spiegare le cose. “Imprenditori concentrati su ciò che devono fare e comunicano poco e male”.Risultato, pochi sanno che “la siderurgia italiana non usa il carbone ma l’elettricità”. Questo fa sì che la siderurgia italiana, la cui produzione deriva per oltre l’80 per cento da forno elettrico, abbia “un primato mondiale a cui teniamo e che cercheremo di mantenere”. Gozzi lo sottolinea con forza: “Non esiste nessun altro Paese industriale al mondo importante con questi numeri. Quando il mondo parla di decarbonizzare le produzioni d’acciaio, che è un processo green, questo in Italia è già stato fatto”. Avere un progetto come Gea-Edu aiuta dunque a raccontare l’Europa e l’Italia nelle sue politiche.