“Il risparmio è limitato, un pannicello caldo per le famiglie. Ma noi un impegno concreto lo abbiamo messo, ora aspettiamo che l’industria alimentare faccia lo stesso”. Così Domenico Brisigotti, direttore generale di Coop Italia. “Abbiamo scritto alle grandi aziende alimentari per chiedere se e come intendevano aderire, quasi nessuna ci ha risposto, nessuna con indicazioni concrete”, aggiunge nell’intervista a Repubblica. E ancora: “Tutta questa iniziativa del governo è stata caratterizzata da un buon grado di confusione. Non c’è stata alcuna azione definita sottoscritta con le aziende, neanche quando si è parlato di paniere, ma solo un appello. Noi abbiamo individuato 200 prodotti fondamentali, di cui abbiamo ridotto il prezzo del 10%, e altri mille bloccati”. L’iniziativa della Coop ha un risvolto economico pesante per la Coop stessa. Costa “diversi milioni di euro, dipende dalla risposta dei consumatori. Non è stato facile di questi tempi. E quando Centromarca (l’associazione dell’industria di marca, tra cui gli alimentari, ndr )ha invitato gli associati ad aderire al carrello tricolore siamo stati gli unici a scrivere a un centinaio di aziende chiedendo cosa avrebbero fatto”. La risposta? Dice Brisigotti: “La maggior parte non ha risposto, qualcuna ha balbettato, quelle che hanno fatto proposte si contano sulle dita di una mano. Centromarca dice che aspetta indicazioni dal ministero, non ho capito quali”.