Non può esserci sviluppo sostenibile senza giustizia tra generazioni e senza una forte partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica: due condizioni che purtroppo mancano in Italia. Tuttavia diverse azioni possono essere intraprese per mettere i diritti dei giovani e delle future generazioni al centro delle scelte che la politica compie oggi, come emerso dall’incontro “La giustizia tra generazioni: dalla modifica della Costituzione alla pratica” organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in occasione del secondo anniversario della riforma che ha introdotto tra i principi della Costituzione (art. 9) la “tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”. Durante l’incontro, svoltosi per il secondo anno presso la Biblioteca Casanatense di Roma, è stato festeggiato l’ottavo anniversario della nascita dell’ASviS, a cui aderiscono oltre 320 organizzazioni, la più ampia rete della società civile italiana.
“Negli otto anni passati dall’approvazione dell’Agenda 2030 Onu e dalla nascita dell’ASviS a oggi, il cammino verso lo sviluppo sostenibile dell’Italia ha compiuto passi in avanti importanti, ma del tutto insufficienti rispetto alla portata degli impegni assunti nel 2015 e confermati dal Governo nel settembre dell’anno scorso – afferma la Presidente dell’ASviS, Marcella Mallen –. Tra questi impegni, In particolare, è urgente introdurre modifiche normative, a costo zero, per favorire la partecipazione di giovani alla vita politica e assicurare che le nuove leggi rispettino il nuovo principio costituzionale di giustizia intergenerazionale”.