Motus-E, che monitora l’andamento delle auto elettriche in Italia e anche lo sviluppo delle infrastrutture, segmala attraverso Franco Gasparini che “sono andati bene i bandi urbani, con 4.718 progetti approvati dal ministero dell’Ambiente, per un corrispettivo di 70 milioni di euro finanziati. Invece i bandi extra-urbani sono andati quasi deserti, per varie difficoltà amministrative e regolamentari, e soprattutto per una questione di tempi troppo stretti”. Nell’intervista a La Stampa, Gasparini poi aggiunge: “Per i punti di ricarica nelle case è stato previsto un apposito bonus colonnine, cioè un finanziamento di 120 milioni di euro suddivisi fra il 2022, il 2023 e il 2024. Il bonus copre l’80% delle spese di acquisto e installazione, con un limite di 1.500 euro per le case singole e di 8.000 per i condomini. Ma nel 2022 non si è fatto niente e nel 2023 il bando è uscito solo poche settimane fa, cioè a fine anno, cioè a cose fatte. Così non va bene”. Gasparini sottolinea che “dare i finanziamenti ex post non ha quell’effetto incentivante che la norma si proponeva”. Gasparini poi racconta che “anche un mio collega di Motus-E ha provato ad accedere ai fondi, ma alla fine ha dovuto rinunciare, tanto era difficile. Eppure è un addetto ai lavori. Adesso speriamo che nel 2024 non si ripeta quest’errore e che i bandi si facciano all’inizio dell’anno anziché alla fine. Sarebbe un peccato perdere l’occasione, visto che è disponibile la terza tranche di 40 milioni”.