“Come spesso accade vogliamo sottolineare l’importanza della prevenzione: nei giorni scorsi, a Napoli e nell’area dei Campi Flegrei, abbiamo assistito a scene di panico da parte della popolazione dopo la scossa di magnitudo 4.4. Una reazione certo comprensibile, anche perché frutto di una prolungata esposizione a scosse più o meno rilevanti negli scorsi mesi, ma che lascia anche pensare a una scarsa consapevolezza dell’elevato rischio sismico e vulcanico nel quale milioni di cittadini sono esposti non da oggi, ma da una vita. In questo c’è anche la responsabilità di chi dovrebbe informare, pianificare e condividere le informazioni con la popolazione. Un compito non facile, che evidentemente non è stato svolto a dovere”. Lo afferma in una nota il Segretario dell’Ordine dei Geologi delle Marche, Fabrizio Bendia, che da domani e fino al 25 maggio parteciperà al Congresso nazionale dei geologi che si svolge a Palermo.
“Prevenzione – aggiunge – significa soprattutto agire in tempi di “pace” per evitare di trovarsi in condizioni di emergenza. Nella nostra regione sappiamo bene cosa significa convivere sia con il rischio sismico che con quello idrogeologico. Dopo una primavera piuttosto piovosa, ci troviamo di fronte a un’estate in cui il rischio siccità è concreto. La distribuzione delle piogge è ormai sconvolta rispetto a pochi decenni fa; prenderne atto significa agire per la salvaguardia e lo stoccaggio della risorsa: bacini artificiali, invasi e anche siti sotterranei sono soluzioni a lungo termine che ci possono consentire di passare dalla continua emergenza alla gestione pianificata”.