Il direttore della struttura complessa di Pneumologia e dell’unità di terapia semi intensiva della pneumologia dell’ospedale Mauriziano di Torino, Roberto Prota, sostiene che “il cambiamento climatico sta facilitando la presentazione ciclica e virologica di problemi respiratori e forme influenzali”. In una intervista a La Stampa spiega: “L’improvviso sbalzo di temperature, da freddo a caldo, porta ad acutizzare o anticipare patologie croniche come l’asma. Se in mezzo ci mettiamo anche l’inquinamento da polveri sottili, aumentano problemi respiratori quali tracheiti, bronchiti e polmoniti”. Il vero rischio è rappresentato dalle polveri sottili: “Il ventaglio dei rischi si allarga: possono emergere patologie come enfisemi polmonari e insufficienza respiratoria. Quest’ultima è la seconda causa di ricovero nei Pronto soccorso. Una lunga esposizione a questo tipo di inquinamento facilita anche rischi cardiaci”, dice Prota.