“Le temperature delle prime due settimane di maggio 2023 sono state effettivamente sotto la media del periodo, comunque all’interno del margine di variabilità di questo tipo di fenomeni”, Così Antonio Sanò, fondatore del sito ilMeteo.it, in una intervista a Il Corriere della Sera. “La grande anomalia è stata lo scorso anno, quando a partire dal 13 maggio, con molto anticipo rispetto alla norma, sull’Italia è comparso l’anticiclone africano, con un sistema di alte pressioni che è proseguito fino a settembre”, aggiunge. L’estate è in ritardo, per l’Europa meridionale si profilano una seconda metà di maggio e un mese di giugno piovosi e più freddi delle medie degli ultimi 30 anni. “Sino a pochi anni fa, le previsioni a media-lunga scadenza erano molto indicative», spiega Sanò. “Grazie a satelliti sempre più sofisticati e a supercomputer sempre più potenti, ora hanno una buona attendibilità. I meteorologi non hanno alcun interesse a prevedere un tempo peggiore di quello che è, anche se gli errori sono sempre possibili”, conclude.