“Il mare caldo sembra piacevole, ma il calore dal punto di vista fisico è energia. Il Mediterraneo in questo momento è una tanica di benzina. Se ci metti un fiammifero, cioè una corrente di aria fredda come quelle di questi giorni, lui esplode”. Così, intervistato da Repubblica, Paolo Sottocorona, meteorologo, docente per gli istruttori di vela e istruttore di vela a sua volta, commentando l’incidente avvenuto in Sicilia, dove superyacht inglese Bayesian è affondato ieri mattina all’alba con 22 persone a bordo (10 membri d’equipaggio e 12 passeggeri) al largo di Porticello, a pochi chilometri da Palermo. “Passi una barca piccola – spiega l’esperto – ma mai avrei immaginato un 50 metri affondato per il maltempo”. Sottocorona ricorda che “più il mare è caldo, più sono forti. Le trombe d’aria più distruttive un tempo colpivano una volta ogni cento anni. Ora ne vediamo una o più per ciascun anno. Anche i modelli meteorologici fanno fatica a prevedere eventi così intensi”.