Lorenzo Tedici, meteorologo de ‘il Meteo’, sostiene che attende un inverno non particolarmente rigido. Dice in una intervista a Il Corriere della Sera: “Siamo nel periodo della Niña che è un evento meteorologico che dipende dalle variazioni delle temperature nell’Oceano Pacifico e che poi, per le teleconnessioni atmosferiche, influisce anche sul clima del resto del mondo, pure in Europa. In Italia la Niña porta statisticamente ad avere inverni più freddi. Però non è detto che sia necessariamente così”. Tedici spiega: “Pure l’anno scorso eravamo in queste condizioni e non abbiamo avuto un inverno freddo. La Niña finirà nel maggio del 2023, ma nel frattempo noi potremo ‘beneficiare’ del riscaldamento globale». Questo porterà a conseguenze: “L’aumento delle temperature un po’ in tutta Italia. Grazie al riscaldamento globale i giorni molto freddi saranno veramente pochi. Sono sempre meno, come sta succedendo da dieci anni a questa parte. Basterebbe vedere l’andamento delle temperature, prendendo ad esempio alcune città”. Per quest’inverno “sono previste anche tante piogge” a dicembre gennaio e febbraio e quindi “per le temperature è un bene perché quando piove in inverno fa meno freddo”. In concreto, tutti “prevedono per dicembre, gennaio e febbraio un aumento medio di temperatura di un grado”.