Cop30, Latini (Acea): Servono pragmatismo, investimenti e sinergia pubblico-privato

“E’ sempre più evidente come Cop30 in questa edizione stia mettendo al centro i temi dell’adattamento climatico, la spinta alla evoluzione delle infrastrutture, il ruolo dei privati in questo ambito e la centralità dell’acqua”. Così Pierfrancesco Latini, Chief Risk, Sustainability & International Officer del Gruppo Acea, a Gea, a margine di un evento al padiglione Italia alla Cop30 di Belèm, in Brasile.



“Acea, da operatore infrastrutturale nell’idrico, non può che condividere un approccio pragmatico sempre più progressivo alla transizione ecologica, in cui si affianca, a obiettivi di lungo periodo in termini di decarbonizzazione, l’obiettivo di intervenire sulle infrastrutture per adattarle ai cambiamenti climatici unitamente a una tutela delle risorse naturali in particolare l’acqua e alla biodiversità”, spiega, aggiungendo che il PNRR in questo senso “ha già dato una spinta storica agli interventi sulle reti e sugli impianti ma non è sufficiente, è necessario un ulteriore rilancio”. Latini parla di un “grande piano di investimenti, operatori solidi capaci e competenti, e di una sinergia sempre più forte tra pubblico e privato, sia in campo industriale che in campo finanziario per coniugare la visione di medio lungo termine all’efficienza alla capacità di investimento al know how del degli operatori privati”.



“Serve – precisa – un sistema tariffario e regolamentare a supporto che renda possibile sostenere questi investimenti anche in una situazione di tassi di interesse meno favorevole che nel recente passato per consentire un ricorso strutturale all’autofinanziamento”.