“Oggi, con l’avvicinarsi dell’inverno in Europa, chiediamo a tutti coloro che hanno responsabilità nella vita pubblica di non abbandonare le famiglie e le persone vulnerabili o vittime di discriminazioni socio-economiche, incapaci di far fronte all’aumento dell’inflazione e di pagare il riscaldamento o l’elettricità. Tale situazione rafforza le disuguaglianze sociali e il divario energetico”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del segretariato della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea in vista dell’inverno.
“Rivolgiamo un appello ai decisori politici di livello europeo, in particolare, al fine di: Garantire un’energia accessibile e a prezzi ragionevoli alle persone più colpite attraverso misure temporanee di mitigazione e un’equa distribuzione delle risorse; Dare priorità all’efficienza energetica e identificare gli obiettivi per i quali è possibile una riduzione responsabile del consumo energetico. Occorre incoraggiare la ricerca di forme alternative di energia, mentre il consumo energetico domestico può e deve essere ridotto. L’obiettivo a lungo termine di sostituire i combustibili fossili deve essere perseguito, ma “in attesa di un ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che dovrebbe già essere cominciato, è legittimo optare per l’alternativa meno dannosa o ricorrere a soluzioni transitorie; in concomitanza al rafforzamento della resilienza energetica dell’UE, perseguire partenariati energetici bilaterali e multilaterali responsabili e basati sui valori e gettare le basi di un nuovo sistema energetico globale governato dai principi di giustizia, solidarietà, partecipazione inclusiva e sviluppo sostenibile”, sono le richieste.