Energia, vescovi Ue: Russia la usa come arma rafforzando insicurezza in Europa

“I Vescovi della COMECE hanno espresso la loro “profonda tristezza per le orribili sofferenze

umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare voluta dalle

autorità russe”. Nella loro Assemblea plenaria d’autunno del 2022, i vescovi UE hanno

ribadito un accorato appello “agli aggressori, affinché sospendano immediatamente le ostilità, e

a tutte le parti affinché si aprano al negoziato su ‘proposte serie’ per una pace giusta, adoperandosi

a favore di una soluzione del conflitto che rispetti il diritto internazionale e l’integrità territoriale

dell’Ucraina”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del segretariato della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea in vista dell’inverno.





“La guerra della Russia contro l’Ucraina sta causando gravi conseguenze sulla popolazione

dell’UE e non solo. L’eccessiva dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas da un

unico fornitore ha permesso alla Russia di utilizzare le proprie forniture energetiche come

un’arma. Ciò ha rafforzando l’insicurezza energetica in tutta Europa. Di conseguenza,

l’impennata dei prezzi dell’energia si ripercuote sulla società nel suo complesso, colpendo

in particolare i più vulnerabili”.