“La depressione non riesce a fluire da ovest verso est, seguendo il normale flusso della circolazione atmosferica, e ciò ha generato sulla Romagna questa enorme quantità di pioggia”. Così Silvio Gualdi, senior scientist al Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), che partecipa al programma Copernicus di previsioni stagionali. al Corriere della Sera. “L’altro fattore che contribuisce a rendere questo evento eccezionale è il riscaldamento globale: un’atmosfera più calda contiene una maggiore quantità di vapore acqueo che, quando si verificano queste condizioni meteorologiche, è quindi in grado di produrre molta più pioggia”, dice ancora Gualdi. Che aggiunge. “Le attuali condizioni estreme sono simili a quelle che portarono all’alluvione del Po nel 1994 e nel 2000. Quindi non possiamo affermare che sono eventi mai visti prima ma il cambiamento climatico amplifica la loro frequenza e intensità”.