Quello che sta succedendo in Emilia Romagna va considerato in un quadro in cui “una frequenza sempre maggiore di eventi estremi che impatta in un territorio urbanizzato negli ultimi anni in maniera molto intensiva, con alte percentuali di consumo di suolo”, dice il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Francesco Violo. Al Corriere della sera aggiunge: “Bombe d’acqua e piogge prolungate amplificano le difficoltà anche in questa parte dell’Italia dove la manutenzione si fa”. Piuttosto sono i parametri dei calcoli idraulici “svolti nel passato per le opere di difesa che non sono più idonei”. Ecco perché è indispensabile “aggiornare il modo di progettare, adattarsi alle condizioni nuove, con piani per interventi strutturali e con presidi territoriali in grado di monitorare il territorio intervenendo con tempestività”.