“Quando mi chiedono perché il gruppo Prada creda nella sostenibilità rispondo che noi crediamo nella cultura e che la sostenibilità è una risultante naturale della cultura”, dice Lorenzo Bertelli, 34 anni, head of corporate social responsibility del Gruppo Prada. In una intervista a Il Corriere della Sera, Bertelli aggiunge che nel futuro il gruppo Prada si è impegnato a diventare carbon neutral entro il 2050, con la riduzione del 29,4 per cento delle emissioni dirette, come il consumo elettrico e di gas, entro il 2026, e il taglio del 42 per cento delle emissioni indirette entro il 2029. “Spesso si dice che il capitalismo sostenibile non esista, ma la storia lo insegna, oggi il mondo è capitalista – dice ancora Bertelli – Il tema è: come riusciamo a creare un capitalismo in grado di inserire tra i suoi valori la compensazione o il ri-equilibrio degli scompensi che crea. L’economia circolare è fondamentale. Si parla molto di second hand, che è giustissimo, ma se riusciamo a comprare un prodotto con un ciclo di vita che gli permetta di tornare a essere sempre ‘nuovo’, riparando e compensando tutti i danni che ha generato, si può creare un equilibrio”.