Papa: Sgomento per uso iniquo della fame come arma di guerra

“Assistiamo oggi con sgomento all’uso iniquo della fame come arma di guerra. Affamare la popolazione è un modo molto economico di fare la guerra. Ecco perché oggi, quando la maggior parte dei conflitti non è combattuta da eserciti regolari ma da gruppi di civili armati con poche risorse, bruciare terre, rubare bestiame, bloccare gli aiuti sono tattiche sempre più utilizzate da coloro che cercano di controllare intere popolazioni indifese”. Lo dice Papa Leone XIV nel messaggio inviato alla Fao.



“In questo tipo di conflitti – osserva -, i primi obiettivi militari diventano le reti di approvvigionamento idrico e le vie di comunicazione. Gli agricoltori non possono vendere i loro prodotti in contesti minacciati dalla violenza e l’inflazione sale alle stelle. Ciò porta un numero enorme di persone a soccombere al flagello della fame e a morire, con l’aggravante che, mentre i civili si riducono alla miseria, i vertici politici si arricchiscono grazie alla corruzione e all’impunità. È quindi giunto il momento che il mondo adotti limiti chiari, riconoscibili e condivisi per sanzionare questi abusi e perseguire i responsabili e gli esecutori. Rimandare una soluzione a questo scenario lacerante non servirà a nulla; al contrario, le angosce e le privazioni dei bisognosi continueranno ad accumularsi, rendendo il cammino ancora più duro e intricato. È quindi urgente passare dalle parole ai fatti, mettendo al centro misure efficaci che consentano a queste persone di guardare al loro presente e al loro futuro con fiducia e serenità, e non solo con rassegnazione, ponendo così fine all’era degli slogan e delle promesse ingannevoli”.