“Se un litro di latte alla stalla viene pagato 45-48 centesimi al litro e poi sullo scaffale lo si trova a un euro e 60 non è colpa della distribuzione, ma delle multinazionali: sono loro che fissano i prezzi”. Lo dice Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione. In una intervista a La Stampa aggiunge: “Chiamare in causa i supermercati è un modo di semplificare la protesta perché, fondamentalmente, la gran parte degli agricoltori che sono per le strade, non sono probabilmente fornitori delle nostre catene perché le nostre aziende hanno necessità di relazioni continuative per garantire quotidianamente volumi e standard qualitativi dei prodotti per cui abbiamo rapporti con aziende più strutturate e più grandi. Fatta questa premessa c’è un tema più generale da affrontare”. Buttarelli torna all’esempio del latte: “C’è un tema che molto spesso che non viene messo al centro di questi ragionamenti e riguarda il ruolo dell’industria di trasformazione. Facciamo il classico esempio del latte, che alla stalla viene pagato dai 45 ai 48 centesimi al litro e poi sullo scaffale lo si trova a 1,5/1,6 euro. È chiaro che possano sorgere delle perplessità. Ma non c’è nessun distributore che compra il latte alla stalla: noi lo compriamo dall’industria di trasformazione. Ed i prezzi in Italia vengono stabiliti da alcune multinazionali”.