E’ allarme siccità anche se l’inverno non è ancora finito. Fiumi e invasi sono in condizioni precarie nonostante per metà settimana siano previste piogge anche intense. Al Nord – riporta La Stampa – “l’anno scorso è caduto il 40% delle precipitazioni in meno e la temperatura a gennaio è 1.41 gradi sopra la media”, dice Coldiretti che spinge per la realizzazione di un piano invasi. Preoccupano le fioriture in anticipo, preoccupano le semine e il riso “con una previsione delle coltivazioni di 8 mila ettari in meno”. La situazione è peggiore dello scorso anno: con il Po secco rischia un terzo del made in Italy a tavola”.