“La complessità va oltre i nostri confini. C’è il Comune ma poi ci sono la Città Metropolitana, la Regione, il Governo: la questione ambientale non ha colore politico, ma guarda alla salute dei nostri cittadini. Le azioni di un’amministrazione comunale, da sole, non bastano. O modifichiamo tutti le nostre abitudini o non ce la faremo. Se poi arrivassero più soldi da investire su politiche ambientali, sarebbe meglio”. Lo dice Chiara Foglietta, assessora del Comune di Torino. Il capoluogo piemontese è una delle città più inquinate d’Italia. “La Regione sta lavorando sul nuovo piano della qualità dell’aria: andrà a incidere sugli Euro 5, che dovevano già essere bloccati lo scorso anno. Ma la priorità deve essere il trasporto pubblico. E, dopo il Covid, i volumi di carico non hanno ancora raggiunto i livelli del 2019”, spiega Foglietta in una intervista a La Stampa. E aggiunge: “Abbiamo presentato un progetto con 70 telecamere, validato positivamente dalla Regione, un sistema di controllo automatico che con le sanzioni dissuaderebbe l’uso dei mezzi più inquinanti. Attendiamo di sapere se le telecamere possono sanzionare seguendo le regole del semaforo antismog. La nostra volontà è comunque di attivarla: ci aiuterebbe molto”.