Spazio, astronauta Malerba: Coltiveranno la cicoria sulle navicelle

“Per coloro che andranno sulla Luna, ma anche per quelli delle future stazioni spaziali private. È giusto che gli astronauti che trascorrono lunghe permanenze nello Spazio consumino cibo fresco, con vitamine che già sulla Terra sono importanti per tutti noi, e nelle condizioni di vita nello spazio ancora di più. Le serre spaziali, come la nostra, sono la soluzione per usufruire di cibo fresco in loco”. Così Franco Malerba, ingegnere e fisico, primo astronauta italiano in orbita nel 1992 sullo Space Shuttle Atlantis, ora a capo di un team di tecnologi e ricercatori della startup ‘Space V’ (la V sta per vegetali), che ha realizzato il primo prototipo di ‘serra spaziale’, per la produzione di ortaggi nello Spazio. In un colloquio con la Stampa spiega: “È una serra detta ‘adattiva’ e multipiano, dove ogni piano si adatta alla crescita delle piante, con una duplice funzione: sulla superficie superiore ospita il substrato di coltivazione e di fertirrigazione, mentre su quella inferiore vi è il sistema di illuminazione, di climatizzazione e ventilazione. Quindi non ci sono volumi ed energia sprecati, ed è una buona idea anche da trasferire sulla Terra. Ne stiamo preparando una da destinare ben presto allo Spazio”. E ancora: “Già oggi gli astronauti, specie quelli delle missioni di lunga durata, devono saper svolgere vari tipi di operazioni. L’astronauta della Nasa Scott Kelly, che restò un anno intero in orbita, coltivò un tipo di lattuga rossa che poi consumò in orbita. A conferma che è un metodo che funziona. In assenza di peso, le piante crescono bene, le radici vanno verso l’umido e le foglie verso la luce. Però naturalmente si richiedono nuove sperimentazioni e noi siamo pronti”. L’esempio di verdura che sarà prodotta con la serra è la cicoria: “È ricca di antiossidanti. Gli astronauti durante le loro missioni sono esposti a stress, e quindi moltiplicano i loro radicali liberi che sono negativi per noi a terra e a maggior ragione per loro nei lunghi viaggi spaziali”.