“L’integrazione procede secondo i piani, il processo di riorganizzazione è completo e la nuova struttura organizzativa è pienamente operativa”. Così Walter Renna, il manager chiamato a officiare le nozze tra Fastweb e Vodafone. “Stiamo accelerando la trasformazione in tech company con una forte focalizzazione su infrastrutture innovative per la digitalizzazione del Paese: fibra, 5g, cloud, Ai e cybersecurity. I segnali che ci arrivano dal mercato sono positivi – l’Nps, che è l”indice di gradimento’ da parte dei clienti, è in crescita, mentre il tasso di abbandono si riduce – a dimostrazione che la scelta di puntare su qualità e offrire un portafoglio sempre più ampio di servizi, ad esempio l’energia, premia”, spiega nel colloquio con La Stampa. “Le priorità sono due. Rafforzare le infrastrutture, fibra e 5g, mettendo insieme il meglio delle due aziende. Le reti saranno sempre di più il motore dell’innovazione: senza reti performanti non esiste Ai, non esiste innovazione. Il secondo obiettivo è creare piattaforme proprietarie di cybersecurity, cloud, Ai, che ci permetteranno di offrire soluzioni sovrane, ovvero mettere al sicuro i dati che sono e saranno sempre di più l’unica vera fonte di differenziazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni sul mercato. Oggi possiamo avere a buon mercato piattaforme di cloud e Ai, ma quello che farà la differenza non è lo strumento, bensì la capacità di utilizzare meglio dei miei competitor i dati e di metterli al sicuro”. E ancora: “Il nostro focus, per quanto riguarda le reti, rimane l’Italia. Ma ci stiamo riservando comunque un ruolo da protagonista nella costruzione di un ecosistema digitale europeo competitivo e sovrano. Essere un “campione continentale” non dipende da dimensioni o presenza in diversi Paesi, ma dalla capacità di innovare e di investire in infrastrutture strategiche”.
Renna poi anticipa: “Investiamo circa 1,5 miliardi di euro all’anno in Italia, concentrandoci su cinque pilastri: infrastrutture di rete, Data center, cloud, cybersecurity e intelligenza artificiale. Questi asset sono fondamentali per garantire indipendenza, resilienza e competitività. Continueremo a estendere la nostra rete in fibra e 5g con l’ambizione di raggiungere il 95% di copertura della popolazione nazionale entro il 2030”.