Urv è in grado di eseguire ispezioni delle linee ferroviarie in modo autonomo e può essere utilizzato in aree critiche dove l’intervento umano è difficile. Opera in due modalità: completamente autonomo grazie al sistema di Automatic Train Operation (Ato) oppure controllato da remoto. L’Ato segue standard di altissimo livello a garanzia della sicurezza delle operazioni, può raggiungere una velocità massima di 200 km/h, permettendo un’ampia copertura delle linee ferroviarie in tempi ridotti, e ha un’autonomia operativa – di circa quattro ore – grazie all’alimentazione a batterie. Questo consente di effettuare ispezioni continue senza necessità di fermarsi frequentemente per la ricarica, riducendo così l’impatto ambientale e aumentando l’efficienza delle operazioni.
Il centro Digital Industry di Fbk è coinvolto attivamente nel progetto sin dalle fasi iniziali avviate nel 2017. Nello specifico, Fbk ha contribuito allo sviluppo delle logiche di controllo di bordo, alla creazione del software Ato e delle interfacce per l’interazione da remoto su tablet. Grazie all’approccio model-based design, che permette di realizzare un modello grafico illustrativo dei comportamenti dei componenti, la Fondazione ha effettuato le verifiche preliminari e i test del sistema, da quelli in laboratorio su una replica dell’equipaggiamento del treno[4] fino a quelli più recenti in campo.
I test su banco sono stati condotti presso la sede Rfi di Firenze Osmannoro, per la verifica dei sottosistemi di Urv in condizioni controllate. Infine, il veicolo è stato testato in condizioni reali presso il circuito di Bologna San Donato nell’agosto 2024 – primo test in Italia su rotaia di un veicolo ferroviario a guida completamente autonoma.
Il progetto si inquadra in una più ampia collaborazione quadro tra Rfi e Fbk, regolata da una serie di accordi, firmati nel 2017 e nel 2021. Con la sigla recente di un terzo accordo quadro, saranno sviluppate nuove funzionalità e ampliate le attività progettuali.