Ue, Sinkevicius: Circolarità materie prime e prodotti deve diventare la norma

Le politiche europee per la transizione green “si sono concentrate” su “tre aree: “l’economia circolare, la biodiversità e l’inquinamento”. Lo ha detto il commissario Ue per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevicius, in audizione alle commissioni riunite Ambiente, Agricoltura e Politiche Ue della Camera e Politiche Ue, Ambiente e Industria, Commercio e turismo del Senato. Per quanto riguarda l’economia circolare “A parte i vantaggi per l’ambiente – ha spiegato – l’economia circolare riduce la nostra dipendenza dalle materie prime, puntando sulle tecnologie digitali. E’ stata sostenuta dalle imprese e dalla società, ma anche dal Parlamento e dal Consiglio europeo. Due proposte sull’economia circolare stanno per diventare legge”.



La prima, ha detto Sinkevicius, è “quella sulle batterie, che sosterrà la transizione verde e, trasformandosi in direttiva, assicurerà che più risorse saranno riciclate all’interno dell’Unione europea”. La nuova legge porta avanti le ambizioni dell’Ue in materia di economia circolare e inquinamento zero rendendo le batterie sostenibili lungo tutto il loro ciclo di vita, dall’approvvigionamento dei materiali alla raccolta, al riciclaggio e al cambio di destinazione. Con l’entrata in vigore delle nuove norme i requisiti di sostenibilità in materia di impronta di carbonio, contenuto riciclato e prestazioni e durabilità saranno introdotti gradualmente a partire dal 2024



Ma non solo. Bruxelles, ha assicurato, “si sta rivolgendo anche all’iniziativa” che prevede “il ciclo sostenibile dei prodotti”, dalla loro progettazione allo smaltimento, “così da consentire una maggiore circolarità, soprattutto grazie al nuovo passaporto digitale dei prodotti”. L’obiettivo dell’Ue è quello di “rendere la circolarità una cosa normale”, di “generalizzarla a livello europeo”.