“Lo scontro è destinato a durare”. Lo dice a La Stampa Wang Wen, preside dell’Istituto Chongyang per gli Studi Finanziari dell’Università Renmin di Pechino nonché senior fellow del centro di ricerca finanziaria dell’ufficio di consulenza del governo parlando degli accordi Usa-Cina. “Si tratta solo di un allentamento temporaneo. Le contraddizioni fondamentali tra Cina e Stati Uniti non sono cambiate, e Washington non ha abbandonato la politica di contenimento. Le tensioni e i conflitti nelle relazioni persisteranno a lungo. L’attuale de-escalation serve soltanto a facilitare l’incontro di oggi e a creare un’atmosfera favorevole per la visita di Trump in Cina all’inizio del 2026. Atmosfera che aiuterà Trump a coltivare un’immagine da vincitore”, aggiunge. E ancora: “Le condizioni per raggiungere un ‘accordo globale’ non sono ancora mature. Al momento, il massimo che si può ottenere è astenersi dall’aumentare i dazi e dall’imporre restrizioni complessive sulle terre rare”. Wang Wen poi spiega: “Ci sono stati parecchi summit con Biden e col Trump 1. 0. Tuttavia, ogni volta si sono solo alleviate le tensioni, che riemergevano sempre entro un mese dal vertice. A breve termine, continueranno frizioni e shock, come attriti commerciali e competizione high-tech. A lungo termine e una volta che verrà superato il Pil statunitense, le relazioni si stabilizzeranno e gli Usa impareranno gradualmente a rispettare la Cina”.