Vino, Nomisma: Aumenta il consumo di bollicine, cala quello dei rossi

Il 95% dei consumatori in Italia conosce Franciacorta, e il 61% lo ha consumato nell’ultimo anno. Lo dicono i dati elaborati da Nomisma in occasione del trentacinquesimo anniversario del Consorzio Franciacorta, e presentati oggi al convegno ‘Identità e prospettive per il vino del futuro’, a Clusane.



I dati certificano anche un calo negli anni del consumo di vino rosso, mentre cresce lo sparkling, un trend sia italiano che globale. Nel 2010 in Italia, in particolare, l’8% delle bottiglie consumate erano vini sparkling, mentre nel 2023 sono state il 15%. Mentre il consumo di vino rosso scende di 6 punti percentuali: dal 43,9% a 37,6. Un trend che si nota anche nella grande distribuzione, che vale circa il 60% del prodotto al consumo finale.



“In questo momento i consumi di vino stanno cambiando in Italia e nel mondo per fattori strutturali e congiunturali che stanno privilegiando più freschi e leggeri rispetto ai più pesanti e strutturati, che si adattano meno a nuovi gusti e agli effetti dei cambiamenti climatici in corso”, ha spiegato Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor.



Guardando al futuro, l’indagine di Nomisma identifica inoltre tre driver di crescita per il consumo in Italia: sostenibilità, territorio e salutismo. Marchio biologico e certificazione sostenibile sono le tipologie che cresceranno di più secondo l’85% degli italiani, percentuale che nel caso della certificazione sostenibile sale a 93% considerando il pubblico gen Z. Grande attenzione anche ai vini realizzati da piccoli produttori e in vitigni autoctoni. Il 68% prevede poi una crescita per la fascia medio alta.