Una “situazione critica” quella in cui versano “tutti i ghiacciai alpini a tutte le quote sopra lo zero”. L’allarme scatta in una settimana in cui si prevede un’ondata di caldo duratura su tutto il Centro-Nord, con temperature oltre i 38°C per 5 giorni consecutivi. Fino a sabato 26 quindi i valori massimi diurni raggiungeranno facilmente i 37-39°C in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte con le città principali che diventeranno roventi e irrespirabili come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Padova, Pavia, Alessandria, Torino, Mantova, Bolzano, Terni. Soltanto al Sud il caldo sarà meno intenso e i 36-37°C si toccheranno soltanto su tarantino, casertano, siracusano, agrigentino e coste ioniche della Basilicata, altrove non si andrà oltre i 32-34°C.
Intanto, è stato necessario salire a un’altitudine record di quasi 5.300 metri affinché il servizio meteorologico svizzero registrasse il limite degli zero gradi. Lo ha annunciato MeteoSvizzera, quando gran parte del Paese è in allerta per l’ondata di caldo. “La radiosonda Payerne (una stazione meteorologica della Svizzera nordoccidentale, ndr) per questa notte dal 20 al 21 agosto 2023 ha misurato l’isoterma 0°C a 5.298 m, che è un record dall’inizio delle misurazioni nel 1954”, fa sapere su Twitter. Il record precedente risaliva solo al 25 luglio dello scorso anno con 5.184 metri.
Intanto, il ghiacciaio della Marmolada è sorvegliato speciale. A distanza di poco più di un anno dal disastro in cui persero la vita 11 alpinisti, sabato la Provincia autonoma di Trento ha diffuso un comunicato raccomandando prudenza per l’innalzamento termico di questi giorni. A Punta Penia, a 3.343 di quota, la piattaforma “Marmoladameteo” ha registrato alle 16:50 di sabato la temperatura +13,3 gradi. Il 3 luglio dell’anno scorso, giorno del collasso di parte del ghiacciaio, il termometro segnava +12,7 gradi. Ieri alle 17.30 il termometro ha toccato i 14 gradi, la temperatura più alta degli ultimi 10 anni.